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Paracadutismo disabili.

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Paracadutismo per disabili.

Sono sempre più numerose le persone con differenti disabilità che scelgono di fare del paracadutismo uno sport amico.

Si tratta di una disciplina che secondo un vecchio e ormai superato stereotipo, dovrebbe solo essere adatta a persone giovani, sane e temerarie.

Forse per il terzo elemento, possiamo ancora confermare il luogo comune ma non certo per i primi due, visto i cambiamenti che sono e stanno sempre più verificandosi fra gli adepti di questa disciplina.

Sono infatti in numero crescente quelle persone anziane oltre che soggetti con disabilità fisiche e sempre più spesso sia anziane che disabili contemporaneamente che si avvicinano a questa disciplina.

Corso paracadutismo disabili. Paracadutismo in sedia a rotelle.

Sono nate nel corso degli anni molte scuole di paracadutismo in giro per il mondo che hanno aperto le loro porte anche a persone che hanno perso la funzionalità delle gambe.

In termini quantitativi non sono moltissimi coloro che si lanciano con il paracadute, pur essendo privi dell’uso delle loro gambe, anche se il numero di essi è in costante crescita.

Ovviamente, cimentarsi in questa disciplina richiede una certa temerarietà, giusto per ritornare alla parte iniziale del post, specie, se si è disabili gravi ma rappresenta indubbiamente una sfida importante ed una grande soddisfazione farlo.

Disabili paracadutismo. Come avviene.

C’è ovviamente un corso che occorre seguire di natura teorica e pratica, poi finalmente, arriva il momento del lancio

Durante il lancio e l’atterraggio ovviamente, la persona disabile viene supportata al fine di espletare al meglio tutta la fase.

Il paracadutista riceve una scarica di adrenalina che ha effetti benefici sul corpo e sulla mente!

Un obiettivo che per molti rappresenta una sfida superabile che fortifica dentro e fuori.

Paracadutismo disabili. Dove.

In Italia, a Milano c’è una scuola diretta appunto da un paracadutista disabile ma anche in Usa, Gran Bretagna ed altri paesi in giro per il mondo, questa disciplina sta attirando sempre più persone diversamente abili di tutte le età.

Sono sempre di più infatti le persone che vogliono mettersi in gioco, affrontando un corso formativo ed il successivo lancio.

Il paracadutismo per ogni persona significa libertà, volteggiare nell’aria, sfidare le proprie paure, socializzare, attivare una serie di qualità ed energie.

Il paracadutismo come sintomo di libertà ed indipendenza, come voglia di rimettersi in gioco è destinato ad attirare ulteriori nuovi appassionati.

Sommozzatore disabile.

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Sub disabili. Corsi sommozzatori per disabili.

Sono centinaia, forse migliaia, le scuole di subacquea predisposte a formare i futuri sommozzatori che offrono corsi specifici per soggetti disabili.

Un vero e proprio boom che ha visto una crescita esponenziale anno dopo anno, grazie sopratutto ad ottime campagne di comunicazione che hanno ottenuto forte visibilità su tutti i media.

Il successo di queste iniziative non è affatto casuale, bensì, è il risultato dell’impegno di molte persone e gruppi che hanno intuito il potenziale rappresentato da un’esperienza come quella di immergersi nell’acqua e magari, consentire a parecchie persone con disabilità coinvolte in queste attività, arrivare ad ottenere il brevetto di sommozzatore,

Grazie al coinvolgimento di centinaia di associazioni in tutto il mondo, esperti del settore ed una crescita costante dell’interesse verso questa attività sportiva, il diving è divenuto sempre di più un’attività che coinvolge persone che hanno differenti disabilità, comprese e sopratutto quelle di tipo motorio.

In passato, qualcuno avrebbe storto il naso sentendo parlare di un’iniziativa così dirompente, eppure, è solo l’ennesimo successo per chi mette in campo proposte coraggiose e piene di significato.

L’impatto con l’acqua e l’annullamento o la limitazione degli handicap che grazie all’immersione si ottengono, spinge migliaia di persone che sono su una sedia a rotelle da anni (ma anche altri soggetti con differenti disabilità) verso questa disciplina che in passato sembrava solo destinata persone, forti e resistenti.

Corsi sommozzatori per disabili. I motivi del successo.

I corsi di diving sono sempre tenuti da formatori professionisti che hanno seguito specifici corsi per gestire persone con differenti disabilità.

La subacquea è uno degli sport che è stato reso sempre più accessibile ed apprezzato anno dopo anno, da persone con disabilità differenti proprio perché offre un senso di benessere, limita od annulla il peso, facendo sentire il soggetto disabile finalmente libero dalle proprie limitazioni, rilasciando emozioni e sensazioni estremamente positive.

Ciò, consente anche un indubbio aiuto ad ottenere un equilibrio e benessere della mente.

Incontriamo infatti fra gli allievi persone di ogni età, sia donne che uomini, attratti appunto da questi vantaggi offerti.

Sommozzatore disabile. Il futuro.

Dobbiamo solo attenderci un incremento futuro di queste iniziative, estese ad ogni città, ove già in buona parte si tengono i corsi tradizionali di diving.

Occorre dire che i corsi di sub aperti a persone con differenti disabilità, sono presenti nelle grandi città come in molti piccoli centri situati, sia lungo la costa che ubicate nell’entroterra, lontano dal mare.

Turismo accessibile.

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Turismo disabili.

Disabili da soli in vacanza?

Un sogno, un’utopia?

Quanti sono coloro che pur avendo disabilità fisiche evidenti(pur mantenendo un certo livello di autosufficienza in vari ambiti) decidono di mettersi in viaggio da soli (senza la presenza di un assistente personale) e godere di una vacanza sotto tutti gli aspetti come le altre persone?

L’immagine stereotipata del disabile in carrozzina sul lungomare od in una zona turistica in presenza di un accompagnatore che spinge la sedia a rotelle è presente da sempre nell’immaginario collettivo, quasi fossee una cartolina storica.

La tecnologia ha finalmente da tempo permesso a persone disabili di ottenere una maggiore autonomia negli spostamenti con l’utilizzo di sedie a rotella motorizzate ed anche un miglioramento per quanto concerne molte azioni ed una serie di mansioni ordinarie, specie, quelle dedicate alla cura personale, ecc..

Quando però si potrà assistere ad un livello di autonomia molto ampio, per non dire totale in vari aspetti?

Si tratta purtroppo ancora di un sogno!

La tecnologia sta facendo passi da gigante per consentire ai soggetti con disabilità di riuscire a gestirsi sempre di più in modo autonomo, anche se il cammino da percorrere è ancora lungo.

Pensare che un soggetto disabile non del tutto autosufficiente possa andare in vacanza da solo o comunque partire senza accompagnatore, è ancora un sogno, magari trovando sul posto una forma di assistenza ‘locale’.

I limiti e le barriere non sono solo tecnologici, parliamoci chiaro!

Partendo dalle strade, ai marciapiedi, per non parlare dell’accessibilità alle cose apparentemente più banali, la strada da percorrere è ancora lunga.

La paura di trovarsi magari a gestire da soli delle situazioni critiche non previste, genera insicurezze e paure.

Turismo accessibile per disabili. Il salto ‘mentale’.

C’è anche un aspetto che non riguarda soltanto le barriere architettoniche ‘fisiche’, quelle fatte di scale, scalini e piccoli e grandi barriere.

Siamo purtroppo spesso ancora legati alla visione di una persona disabile considerata come: ‘inferma’, ‘limitata’ che per forza deve essere assistita come un bambino piccolo in ogni aspetto della sua giornata.

Per alcuni casi gravi, questo corrisponde alla realtà ma non è sempre così, diciamoci la verità.

La persona invalida deve essere aiutata nel corso tempo a rendersi maggiormente autonoma anche e sopratutto ‘mentalmente’ e non parliamo solo di questioni connesse alla vacanza, bensì, in tutti quegli aspetti legati alla gestione/pianificazione della sua vita.

Solo così, si potrà uscire da certe forme di isolamento che non riguardano esclusivamente : scale, muri, limitazioni fisiche, ecc..

Turismo accessibile. Il bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto.

Molto è stato fatto in questi anni passati a partire dai viaggi aerei, alle crociere, all’accessibilità degli hotel, ai ristoranti e locali pubblici che ormai nella stragrande maggioranza sono predisposti a gestire l’arrivo e la presenza di persone con diversi gradi di disabilità.

Forse ora, si potrebbe ragionare sulla vacanza 2.0 per le persone con disabilità, cioè, in relazione al raggiungimento di un grado di autonomia che consenta loro di giungere a disporre di ulteriori spazi di autonomia, molto più ampia nella gestione quotidiana della vita.

Turismo accessibile per disabili.

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Vacanze per disabili con assistenza. Assistenza disabili vacanza.

Parlare di vacanza per una persona non autosufficiente, significa, prima di tutto definire una località ed un alloggio che siano adatti per le sue necessità specifiche ma anche dover disporre di un accompagnatore e/o di un supporto sul luogo stesso della vacanza.

Sino ad oggi, la persona con una grado elevato o comunque serio di disabilità che desiderava godere di una vacanza, ha sempre dovuto portare con se un accompagnatore per il supporto delle varie necessità, se non altro, per una sicurezza in più, in caso di imprevisti.

Accompagnatore disabili. Turismo per disabili con assistenza.

Milioni di persone con differenti livelli di disabilità, in particolare, coloro che non sono del tutto autosufficienti, al fine di ‘godere’ realmente di un periodio di vacanza e relax, devono per forza disporre di un supporto continuo per tutta fase della villeggiatura (nonché, durante il viaggio di andata e ritorno).

Se l’accompagnatore necessita di momenti di riposo o per altri motivi, potrebbe non essere sempre disponibile, diventa importante per il turista disabile che necessita di assistenza continua poter accedere ad avere un ‘supporto locale’ fatto di persone che offrono servizi di assistenza nella zona in cui si trascorre la vacanza.

Ci siamo resi conto che si tratta di un bisogno per nulla secondario, anche per ‘permettergli di far scaricare’ (tensione, fatica, ecc.) ogni tanto all’accompagnatore e consentigli periodi di riposo durante i giorni di vacanza.

Nell’ambito del nostro sito, abbiamo pertanto indicato per ogni località, i recapiti (ove sono presenti naturalmente) a cui rivolgersi per disporre di personale specifico per esigenze di accompagnamento e/o supporto durante il periodo della vacanza.

Vacanze per disabili con assistenza. Ogni situazione è un caso specifico.

Soltanto alcune strutture che ospitano solitamente (od esclusivamente) persone con disabilità, sono in grado di offrire un supporto ed una copertura del servizio di assistenza/presenza.

Il rovescio della medaglia, è che si tratta di strutture frequentate esclusivamente da persone con differenti disabilità, quasi come fossero delle strutture sanitarie, anche se non lo sono da un punto di vista formale/tecnico.

Se per assurdo un soggetto disabile desiderasse ‘mescolarsi’ con persone non disabili, in strutture ricettive cosiddette tradizionali, ci sarebbe il problema di garantirgli un’assistenza ad personam in quanto non è previsto un tipo di formula di questi tipo.

La disabilità fisica, rappresenta ancora oggi un grande ostacolo nella gestione di una vacanza e nella scelta del luogo dove trascorrrerla.

Strutture turistiche per disabili.

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Strutture alberghiere per disabili.

Avete mai provato a cercare una struttura ricettiva turistica per disabili?

Le risposte che otterrete in termini numerici cercando sul Web ma anche attraverso i canali tradizionali, sono numerose.

A parte il fatto che esistono varie e differenti forme e livelli di disabilità e che ogni persona indipendentemente dal proprio stato di salute, esprime determinate esigenze e scelte in tema di vacanza e turismo, è interessante osservare come il termine ‘accessibilità’ a volte venga utilizzato con estrema facilità, in quanto non sempre quelle strutture che dicono di essere pienamente accessibili hanno in realtà un adeguato livello di accessibilità reale, specie, per persone con evidenti difficoltà motorie.

Potremmo cominciare dalle stanze da bagno, a volte troppo strette e poco adatte al passaggio di una sedia a rotelle, nonché, dai vari servizi poco o difficilmente accessibili collocati all’interno della camera da letto e di altre aree della stessa struttura.

Hotel accessibili ai disabili. Il miglioramento avvenuto.

E’ bene però offrire una panoramica reale ed aggiornata del contesto attuale.

L’offerta di soluzioni ricettive per un pubblico di persone con differenti disabilità, nel corso degli anni è andata mano a mano migliorando, sia in termini quantitativi che anche qualitativi.

Non solo abbattimento di molte barriere architettoniche ma anche una migliore capacità nel gestire i rapporti con le persone afflitte da diverse disabilità (cosa non sempre facile a cause delle differenti dinamiche che contraddistingono sia i problemi che le necessità di questo tipo di pubblico).

Per capirci : non è sufficiente mettere all’ingresso dell’attività uno scivolo od aggiungere un maniglione in bagno, la questione riguarda anche la capacità di interagire e saper gestire una serie di relazioni con i soggetti che hanno differenti disabilità e/o i loro accompagnatori, comunicare e conseguentemente, dare risposte, magari a picccole criticità che per una persona disabile possono però risultare per nulla ‘leggere’.

Strutture turistiche per disabili. Turismo disabili di qualità.

Siamo abituati a pensare al turismo disabile come un qualcosa di marginale, anche dal punto di vista del giro di affari.

Nulla di più errato!

Il fatturato annuo di questo segmento è destinato a crescere anno dopo anno ed anche per quanto riguarda la nicchia riguardante il turismo di medio ed alto livello, gli spazi per lo sviluppo sono enormi:

turismo culturale ed artistico, turismo diretto a strutture di eccellenza con richiesta di servizi personalizzati sul posto, viaggi verso località distanti, ecc..

Chi nel settore saprà cogliere queste opportunità, ne trarrà in futuro dei grandi vantaggi

Sport estremi per disabili

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Turismo estremo per disabili.

Se il binomio sport e disabilità in questi anni ha ottenuto sempre maggior attenzione da parte del pubblico e dei media in particolare, facilitando così l’abbattimento di molte barriere, non solo fisiche ma connesse sopratutto a tanti luoghi comuni che si erano cristallizzati con il passare del tempo, esiste anche una nicchia di attività sportive considerate ‘estreme’, solitamente praticate in passato esclusivamente da parte di soggetti giovani, forti ed in perfetta salute che ora, vedono fra gli adepti, anche un numero crescente di soggetti aventi differenti disabilità, attratti appunto da queste discipline.

I cosiddetti sport estremi, sono numerosi in termini quantitativi ed ora, andiamo ad analizzare quali sono nello specifico queste attività che sono sempre di più praticate da persone con diverse disabilità, per capire poi anche le motivazioni che spingono verso la frequentazione di questi sport particolari.

Sport estremi per persone disabili. Quali sono.

Una fra le dispipline considerate ‘estreme’ è il base jumping che consiste nel lanciarsi nel vuoto da determinate altezze: edifici, vette, strapiombi, ecc. e di atterrare successivamente con il paracadute.

Occorre ricordare che molti di questi lanci che vengono effettuati, in generale da parte di ogni tipo di persona, non sono autorizzati od addirittura ve ne sono alcuni fuorilegge.

Questo, ci fa capire il livello di sport estremo connesso a questa disciplina.

Parliamo ora di arrampicata.

Vi sono persone che hanno perso l’uso o la presenza di arti e magari, dopo anni, hanno intrapreso questo tipo di sport.

E’ prevista a priori una notevole preparazione, non solo fisica ma anche mentale che consente loro di gestire le salite e le discese mantenendo un livello di equilibrio psicofisico notevole.

Il paracadutismo, fra i soggetti disabili ed anziani è sempre di più diffuso.

Ormai, sono centinaia le scuole di paracadutismo che hanno aperto ad allievi con disabilità ed il numero di presenza di tali centri, è ovuque crescente.

Parliamo ora del freestyle che anche i soggetti in carrozzina hanno iniziato a praticare, aggianciando la loro sedia a rotelle saldamente per provare quelle emozioni che non sono più limitate esclusivamente a soggetti in piena salute.

Sport estremi per disabili. Non solo sport estremi.

Lo sapete che si può fare anche del kayac o praticare lo skatebord mediante una serie di adattamenti?

Chi lo avrebbe mai pensato, magari solo qualche anno fa che un disabile su una sedia a rotelle potesse cimentarsi in queste discipline?

Non parliamo poi del sub, con decine di migliaia di persone disabili che ormai praticano abitualmente questo sport dopo aver conseguito il brevetto di sommozzatore a seguito di corsi specifici.

Sport per disabili.

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Disabilità e sport.

Nel corso di questi ultimi anni, il numero di persone con differenti disabilità che hanno iniziato a praticare qualche tipologia di attività sportiva, è andato crescendo in tutto il mondo.

Dal secondo dopoguerra in poi, l’incremento in termini quantitativi di persone con differenti disabilità che esercitano degli sport in qualsiasi disciplina ha raggiunto livelli che in passato sarebbe stato considerato quasi un’utopia.

Le paraolimpiadi, divenute un evento di portata globale e sempre maggiormente seguite da un pubblico variegato e crescente, la presenza di campioni che hanno acquisito una notevole visibilità mediatica, le molteplici iniziative che sono sorte per offrire a persone con differenti disabilità l’accesso a svariate discipline, ecc., ha permesso/spinto milioni di persone disabili di tutto il mondo ad avvicinarsi ad attività sportive di varia tipologia, anche quelle che difficilmente nel passato un soggetto con disabilità gravi avrebbe abbracciato.

Un successo costante e destinato ad aumentare nel futuro.

Disabilità e sport. Superare i propri limiti.

Le discipline sportive praticate da persone che hanno disabilità sono praticamente tutte quelle tradizionali conosciute, già appannaggio dei soggetti non disabili.

Nell’ambito dell’insieme delle discipline sportive, ci sono alcune attività che risultano maggiormente richieste rispetto ad altre, in particolare :

il nuoto e le pratiche connesse all’acqua.

E’ evidente anche il perché, considerando il vantaggio indubbio che l’acqua offre ad una persona con disabilità motoria.

Il fatto già di riuscire a sentirsi liberi e capaci di agire, proprio grazie alla spinta che l’acqua manda al corpo verso l’alto, rappresenta una sensazione incredibile per coloro che da anni hanno perso totalmente o parzialmente l’utilizzo di molte funzioni fisiche.

Anche la scherma, il basket, il tennis, il golf, ecc., sono delle discipline che richiedono velocità, movimento, riflessi e costituiscono un vero e proprio toccasana per il corpo e la mente di persone disabili che grazie a queste pratiche, riescono a sentirsi veramente attive, vivaci e rispondenti a tutta una serie di stimoli che magari, da anni erano stati messi da parte e/o sopiti.

Se poi pensiamo in particolare ad attività di precisione e controllo della mente e del corpo come : yoga, tiro a segno, ecc., comprendiamo quanto lo sport possa essere rieducativo per corpo e mente congiuntamente e permettere ad una persona disabile di sentirsi veramente ‘inclusa’.

Lo sport significa per ogni soggetto (non solo coloro che hanno disabilità di vario tipo), poter offrire possibilità di socializzazione, di reinserimento, ritornare ad essere in mezzo alla gente, sentirsi vivi ed utili, coinvolti ecc..

Dobbiamo infatti ricordare che lo stato di disabilità per moltissime persone ha avuto una serie di conseguenze dirette ed indirette nella vita degli stessi soggetti, come: rimanere tagliati fuori da quello che una volta costituiva il proprio mondo di relazioni, amicizie, lavoro, ecc..

In taluni casi, si tratta di ricostruire dei ‘componenti’ di vita, partendo da zero.

Sport per disabili. Sport estremi disabili.

Oltre ai tradizionali sport, ricordiamo anche lo Judo che in una visione stereotipata (e vecchia) del disabile , nonché superata dagli esempi attuali, dovrebbe essere adatto a persone perfettamente sane.

Le discipline a cui hanno avuto accesso le persone con differenti disabilità riguardano anche i cosiddetti sport estremi quali : paracadutismo, base jumping, arrampicata, ecc., sempre maggiormente richieste da parte di soggetti che hanno disabilità, talvolta anche gravi.

Case vacanza per disabili.

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Appartamento per disabili. Il mercato delle case vacanza.

Quante sono le case vacanza veramente accessibili ad un pubblico costituito da disabili?

Questa, è una domanda a cui non è facile offrire risposte certe in termini di numeri e percentuali.

La richiesta di case vacanza accessibili è elevata ma non sempre l’offerta che si trova sul mercato è davvero all’altezza in senso qualitativo e quantitativo.

Sono molti i proprietari immobiliari che hanno investito per posizionare case ed appartamenti sul mercato delle vacanze visto che la domanda è andata continuamente crescendo anno dopo anno.

Solo una esigua minoranza di loro però, ha pensato al mercato rappresentato delle case vacanze per persone disabili.

Perché?

Probabilmente c’è una sorta di sottovalutazione in termini di opportunità da parte di chi affitta case, un’errata valutazione del mercato.

Case la mare per disabili. Un’offerta insufficiente.

Infatti, esiste un’enorme domanda reale (che potremmo definire ‘sommersa’) di abitazioni ‘accessibili’ a fronte poi di un’offerta tutto sommato limitatissima.

Sui portali dedicati agli affitti a breve (quelli ad uso vacanza giusto per capirci) apparentemente esiste(seppur in misura minima), un’offerta di abitazioni adatte per persone disabili, in particolare, per i soggetti con limitazioni motorie.

Per non parlare poi della domanda potenziale e non espressa che forse è ancora superiore alla precedente.

Parliamo di domanda ‘sommersa’ in quanto mancando in parte un’offerta reale, le stesse richieste sono limitate.

Il turismo accessibile rappresenta un’opportunità per tutti, anche e sopratutto per gli stessi proprietari immobiliari che potrebbero ricevere molte più richieste rispetto a quelle che attualmente ottengono, rivolgendosi ad un segmento nuovo.

Se poi teniamo conto della crescita continua in termini di numeri del segmento relativo al turismo da parte dei soggetti con disabilità, allora, riusciamo a capire che gli spazi presenti sono tanti.

Appartamenti per disabili al mare. Le spiagge per disabili.

Nell’ambito del turismo balneare, cresce ogni anno il numero delle spiagge cosiddette accessibili.

E’ evidente che i turisti di queste spiagge necessitano anche di alloggi situati nei pressi delle stesse spiagge.

Abbiamo contattato alcune famiglie che praticano questo turismo e ci hanno confermato un aumento della presenza di alloggi predisposti per soggetti disabili in queste località, anche se non sempre sufficienti a coprire la richiesta.

Case vacanza per disabili. Un’opportunità ancora non colta.

Considerando che sono molti milioni i turisti con differenti disabilità, è evidente che guardando le cose prettamente dal punto di vista dei vantaggi economici per un proprietario immobiliare, adattare gli alloggi per consentire l’accesso ad un pubblico di persone con differenti disabilità, può rappresentare un’opportunità.

Appartamenti per disabili.

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Case vacanze per disabili.

A volte, per andare in vacanza la prima(o una delle primee) criticità da dover gestire, è quello di trovare un alloggio accessibile, un posto dotato di entrate principali senza barriere architettoniche e che offra la possibilità di raggiungere le camere ed il bagno in maniera semplice, anche con una sedia a rotelle tradizionale.

L’ideale sarebbe incontrare un alloggio situato non lontano dalle zone che si frequenteranno quotidianamente durante la vacanza.

In molti penseranno : ‘non è poi una cosa così difficile eliminare qualche barriera architettonica e rendere un alloggio davvero accessibile per una persona con disabilità, in particolare motoria.’

In teoria si ma in pratica…….non è proprio così.

Case accessibili per disabili. Perché non sempre sono accessibili a tutti gli effetti.

Rendere una casa accessibile alle persone con disabilità, richiede senza dubbio uno sforzo di comprensione, ancor prima di parlare di investimenti per adattamento dell’alloggio

Tenendo conto di come molti bagni, camere e case in generale riservate a persone con disabilità sono stati adattati, ci rendiamo conto che manca in molti casi una vera e propria ‘visione-comprensione’ delle reali necessità di una persona con disabilità.

Non serve a nulla dotare di un maniglione un water ed alzarlo da terra se poi per fare ciò si crea un ulteriore scalino che rende ancor più difficile il suo utilizzo(ad esempio, la possibilità di avvicinarsi con la sedie a rotelle).

Come del resto gli spazi e l’accessibilità ai vari accessori del bagno : lavabo, water e doccia, sono davvero alla portata di un soggetto che deve entrare in bagno con una sedia a rotelle?

Vogliamo poi parlare delle docce con scalino elevato e dell’impossibilità di girare con la sedia rotelle nella stanza da bagno?

Le osservazioni che si potrebbero fare su una molteplicità di casi reali recensiti sono tante.

Ecco perché parlare di case vacanza accessibili è un tema ancora iscrivibile alla sua fase iniziale.

Case al mare per disabili. La forte richiesta

In realtà, adattare un bagno alle esigenze di una persona disabile nel momento in cui sono comunque programmati dei lavori non è poi un gran problema e non presenta una differenza di prezzo sostanziale rispetto ad un bagno tradizionale.

Serve piuttosto avere una capacità di comprendere (mettere a fuoco)le vere esigenze di una persona disabile per riuscire ad offrire delle soluzioni veramente utili ed adatte per un’utenza con difficolta di vario tipo.

Appartamenti per disabili. Destinare una piccola quota di alloggi turistici per disabili.

Tenendo conto della crescita in termini percentuali del turismo da parte di persone con disabilità, si potrebbe ipotizzare la proposta di destinare gradualmente una piccola quota degli alloggi futuri (sia quelli che saranno sottoposti a ristrutturazioni integrali che quelli nuovi da realizzare) al segmento ‘accessibile’, seguendo standard e modalità davvero funzionali.

Turismo per disabili.

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Vacanze per disabili.

Il numero di persone affette da differenti disabilità che si reca in vacanza è in crescita fortunatamente con il passare del tempo.

In effetti, sono sempre di più le persone con differenti disabilità che decidono di fare una vacanza anno dopo anno, similarmente a tutti gli altri(soggetti non disabili), superando il ‘blocco’ psicologico che in alcuni casi è ancor più limitante del fattore fisico stesso.

Nonostante ciò, la stragrande maggioranza di questo segmento di popolazione ancora rinuncia per svariati motivi a mettersi in viaggio e/o pianificare un periodo di vacanza, anche per brevi periodi.

Le molte iniziative a favore di un turismo accessibile hanno favorito questo trend crescente:

il numero di spiagge accessibili è cresciuto in poco tempo un po’ ovunque;

sono sempre di più le strutture ricettive che hanno alloggi adattati per una clientela che ha problemi di disabilità;

i mezzi di trasporto pubblici sono sempre più accessibili rispetto al passato;

ristoranti, bar ed altri locali pubblici sono nella maggior parte dei casi accessibili.

Viaggi disabili. Perché si rinuncia?

Cosa impedisce veramente ad una persona disabile di pianificare la propria vacanza liberamente alla luce di questi cambiamenti?

Vediamo di approfondire la cosa.

Esistono varie tipologie di barriere : quelle fisiche e sopratutto, quelle psicologiche.

Per molti, l’idea di uscire da quella che definiremo ‘zona comfort’, il luogo in cui si trascorre buona parte della propria vita, rappresenta un sforzo, una scelta non facile, quasi un trauma.

La disabilità porta spesso le persone a rifugiarsi in un ambito ‘molto privato’, chiudendo la porta al mondo, quasi a difesa delle proprie paure e dei propri limiti.

Per molti, l’arrivo della disabilità significa ‘chiudere con il passato’ ma rinunciare purtroppo anche ad una alternativa concreta, a valutare una prospettiva differente presente e futura.

Se ci soffermiamo al fattore vacanza, quali sono le paure di recarsi in vacanza per un soggetto disabile?

Turismo accessibile per disabili. Le molte barriere.

Accade in molti casi che le informazioni per una vacanza ‘accessibile’ non siano sempre complete e reali.

Infatti, molte strutture ricettive sono realmente accessibili solo in parte, se prendiamo il considerazione casi gravi di disabilità, specie di tipo motoria.

Le paure di parenti ed accompagnatori che talvolta ‘frenano’ l’entusiasmo della persona disabile sono una realtà costante nelle scelte e nella vita di tutti i giorni che una persona disabile deve gestire.

E’ questa purtroppo una realtà a cui il soggetto disabile in alcuni casi deve confrontarsi, in particolare con :

genitori anziani timorosi di tutto, parenti apprensivi, accompagnatori insicuri e persone ‘vicine’ non sempre all’altezza della situazione.

Turismo per disabili. Liberarsi delle paure.

La persona disabile a volte, dovendo dipendere fisicamente da altri, rischia in taluni casi di ‘dipendere psicologicamente’ in tutto o quasi e questo, influisce di fatto anche nella scelta di una vacanza.

La cosa positiva è che crescendo il numero delle persone con disabilità che si recano in vacanza, anche i soggetti più timorosi, fortunantamente trovano il coraggio di prendere delle decisioni in tal senso.