Sport per disabili.

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Disabilità e sport.

Nel corso di questi ultimi anni, il numero di persone con differenti disabilità che hanno iniziato a praticare qualche tipologia di attività sportiva, è andato crescendo in tutto il mondo.

Dal secondo dopoguerra in poi, l’incremento in termini quantitativi di persone con differenti disabilità che esercitano degli sport in qualsiasi disciplina ha raggiunto livelli che in passato sarebbe stato considerato quasi un’utopia.

Le paraolimpiadi, divenute un evento di portata globale e sempre maggiormente seguite da un pubblico variegato e crescente, la presenza di campioni che hanno acquisito una notevole visibilità mediatica, le molteplici iniziative che sono sorte per offrire a persone con differenti disabilità l’accesso a svariate discipline, ecc., ha permesso/spinto milioni di persone disabili di tutto il mondo ad avvicinarsi ad attività sportive di varia tipologia, anche quelle che difficilmente nel passato un soggetto con disabilità gravi avrebbe abbracciato.

Un successo costante e destinato ad aumentare nel futuro.

Disabilità e sport. Superare i propri limiti.

Le discipline sportive praticate da persone che hanno disabilità sono praticamente tutte quelle tradizionali conosciute, già appannaggio dei soggetti non disabili.

Nell’ambito dell’insieme delle discipline sportive, ci sono alcune attività che risultano maggiormente richieste rispetto ad altre, in particolare :

il nuoto e le pratiche connesse all’acqua.

E’ evidente anche il perché, considerando il vantaggio indubbio che l’acqua offre ad una persona con disabilità motoria.

Il fatto già di riuscire a sentirsi liberi e capaci di agire, proprio grazie alla spinta che l’acqua manda al corpo verso l’alto, rappresenta una sensazione incredibile per coloro che da anni hanno perso totalmente o parzialmente l’utilizzo di molte funzioni fisiche.

Anche la scherma, il basket, il tennis, il golf, ecc., sono delle discipline che richiedono velocità, movimento, riflessi e costituiscono un vero e proprio toccasana per il corpo e la mente di persone disabili che grazie a queste pratiche, riescono a sentirsi veramente attive, vivaci e rispondenti a tutta una serie di stimoli che magari, da anni erano stati messi da parte e/o sopiti.

Se poi pensiamo in particolare ad attività di precisione e controllo della mente e del corpo come : yoga, tiro a segno, ecc., comprendiamo quanto lo sport possa essere rieducativo per corpo e mente congiuntamente e permettere ad una persona disabile di sentirsi veramente ‘inclusa’.

Lo sport significa per ogni soggetto (non solo coloro che hanno disabilità di vario tipo), poter offrire possibilità di socializzazione, di reinserimento, ritornare ad essere in mezzo alla gente, sentirsi vivi ed utili, coinvolti ecc..

Dobbiamo infatti ricordare che lo stato di disabilità per moltissime persone ha avuto una serie di conseguenze dirette ed indirette nella vita degli stessi soggetti, come: rimanere tagliati fuori da quello che una volta costituiva il proprio mondo di relazioni, amicizie, lavoro, ecc..

In taluni casi, si tratta di ricostruire dei ‘componenti’ di vita, partendo da zero.

Sport per disabili. Sport estremi disabili.

Oltre ai tradizionali sport, ricordiamo anche lo Judo che in una visione stereotipata (e vecchia) del disabile , nonché superata dagli esempi attuali, dovrebbe essere adatto a persone perfettamente sane.

Le discipline a cui hanno avuto accesso le persone con differenti disabilità riguardano anche i cosiddetti sport estremi quali : paracadutismo, base jumping, arrampicata, ecc., sempre maggiormente richieste da parte di soggetti che hanno disabilità, talvolta anche gravi.

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